Il mio miglior amico si chiama Omega 3

Protegge cuore, arterie, cervello. Aiuta in gravidanza. Allevia i reumatismi. Merito di vitamine e iodio. Ma soprattutto degli acidi grassi. Che riducono l’infiammazione

MANGIA più pesce, fa bene alla memoria. Quante volte ci è stato detto, da bambini. Contiene diversi nutrienti importanti, e non solo per il cervello: è ricco di minerali, proteine, ma soprattutto di omega 3, in particolare gli acidi grassi Epa e Dha, dei quali è l'unica fonte alimentare significativa. È digeribile e per questo consigliato a tutte le età, fin dallo svezzamento.

Gravidanza. "Basse concentrazioni di omega 3 - continua Orban - sono state riscontrate alla nascita in plasma, globuli rossi e tessuto nervoso del bimbo nato da madri alimentate con diete non adeguate ". I prodotti ittici contengono anche iodio e vitamina D, essenziali nei primi anni di vita. Lo iodio - carente nella popolazione generale - è un componente importante degli ormoni tiroidei. "Quelli coinvolti nei meccanismi della crescita e nella formazione e sviluppo di organi e apparati - spiega Orban - mentre la vitamina D regola il metabolismo calcio-fosforo ed è necessaria nella funzionalità muscolare, nella proliferazione e maturazione cellulare e nel funzionamento del sistema immunitario ".

Il feto. Il pesce, insomma, è un alimento prezioso e consigliato anche in gravidanza. E anzi secondo l'Efsa, l'autorità europea per la sicurezza alimentare, 3-4 porzioni di pesce a settimana in gravidanza sono associate a miglior sviluppo del feto. Anche per lo iodio. "La carenza grave di iodio può causare aborto, aumento di mortalità perinatale e del rischio di anomalie congenite, alterazioni neurologiche, deficit mentale", dice Orban.

Sistema cardiocircolatorio. Ma non solo: molti studi hanno evidenziato quanto mangiare pesce sia importante per prevenire le malattie cardiocircolatorie. "Gli omega 3 fanno bene al sistema cardiocircolatorio - spiega Nicola Sorrentino, nutrizionista e docente all'università di Pavia - migliorano la fluidità del sangue prevenendo la formazione di trombi, hanno un'azione anti- aterosclerotica riducendo lo stato infiammatorio e l'insulino-resistenza così come il rischio di diabete. Consumare pesce una volta a settimana riduce del 10% le probabilità di andare incontro a ictus o malattie coronariche. Se si sale a 3 il rischio cala del 30%".

Cervello. Il pesce regala benessere al cuore, ma anche al cervello. Secondo uno studio della Columbia University, protegge dalle malattie neurodegenerative e dall'Alzheimer. "Il consumo di pesce e di omega 3 - aggiunge Orban - sono stati associati al rallentamento del declino cognitivo, alla diminuzione del rischio di Alzheimer e di demenza negli anziani. Contrasterebbero la formazione della proteina beta-amiloide tossica per i neuroni". Altri studi dimostrano che Epa e Dha potrebbero migliorare il flusso ematico cerebrale e ridurre l'infiammazione. "Già ridurre i grassi saturi o idrogenati aiuta a prevenire l'Alzheimer - spiega Sorrentino - in quantità elevate alterano la fluidità e l'integrità della membrana cellulare, con una riduzione della vitalità delle nostre cellule. Gli acidi grassi insaturi, come quelli del pesce, hanno un effetto opposto ".

Depressione. Tanto che alcuni specialisti consigliano integratori a base di olio di pesce per la depressione. "All'origine della malattia ci sono probabilmente diversi fattori: genetici, ambientali e psicologici, biologici. Tra questi ultimi, la carenza di neurotrasmettitori come serotonina, noradrenalina e dopamina. Gli omega 3 avrebbero la funzione di modificare le membrane dei neuroni, dove agiscono regolandone la fluidità e influenzando il rilascio dei neurotrasmettitori ", spiega Orban.

I tumori. L'azione anti- infiammatoria fa del pesce un aiuto per pre-venire i tumori. "Secondo uno studio cinese su 800.000 donne, un alto consumo di acidi grassi del pesce ha una funzione preventiva per il cancro al seno ", spiega Saverio Cinieri, direttore Oncologia medica dell'ospedale di Brindisi.

Reumatismi. Mangiare più pesce, infine, potrebbe alleviare i reumatismi. "È importante il corretto rapporto di omega-3 e omega-6 nella dieta - conclude Orban- i primi aiutano a ridurre lo stato infiammatorio che caratterizza l'artrite reumatoide e altre patologie simili; gli omega- 6, sovrabbondanti nella nostra dieta, tendono a promuovere l'infiammazione".