Prevenzione, e poi?

Ottobre è il mese della prevenzione del cancro al seno. E fortunatamente negli ultimi anni se ne

parla spesso.


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Ciò che ancora manca è l'informazione sul dopo.
Dopo quando si scopre di avere qualcosa, dopo quando una donna si ritrova senza un seno e a dover fare un percorso duro e col morale a terra.

Nel nostro piccolo oggi vogliamo parlarvi del trattamento delle cicatrici.

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Le cicatrici di una mastectomia sono brutali perché l'intervento è brutale. E ciò che è peggio sono le aderenze che si possono creare.

Le aderenze sono date dalla cicatrizzazione dei tessuti ed un po' come se della colla tenesse insieme tutto. La pelle tira, non si muove e spesso fa male.
Sono ancora poche le informazioni su come prendersi cura di una cicatrice.
Oltre a massaggi con oli e creme che potete fare da sole, ci si può rivolgere a un professionista (solitamente fisioterapista formato e/o osteopata) che con massaggi e manipolazioni specifiche (a volte anche macchinari), può andare a lavorare su quei tessuti e a "sciogliere" le aderenze.
La cicatrice non scompare, può migliorare il suo aspetto ma soprattutto può migliorare la sensibilità della zona, non tira più (o comunque tira meno) e di conseguenza diminuiscono i fastidi.
Se avete una cicatrice che vi dà noia sapete che la sua salute può migliorare!

Vi alleghiamo anche il Vademecum pubblicato qualche tempo fa dal Ministero della Salute per le donne (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_301_allegato.pdf)
E il link al sito della LILT il più importante ente pubblico che si occupa di prevenzione oncologica (http://www.lilt.it/oldportal/index.html)

Le informazioni qui pubblicate non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.